Comunicato stampa del Coordinamento Comitati Sardi
Scritto da Ass.ne Progetto Comune   
Mercoledì 30 Novembre 2016 20:52

QuartoStato 300
Riportiamo integralmente il testo del comunicato stampa diramato dal Coordinamento Comitati Sardi:




IL 4 DICEMBRE NOI VOTIAMO NO

I Comitati e le Associazioni aderenti al Coordinamento Comitati Sardi si sono da sempre
connotati come apartitici e lontani dalle lotte e contrapposizioni proprie dei partiti e delle loro
fazioni; tuttavia i Comitati e le Associazioni per loro stessa natura trattano di interessi collettivi,
delle popolazioni locali e di beni comuni, portando avanti rivendicazioni spesso trascurate dai livelli
di governo statale, regionale e locale.

Ciascuno di essi è sorto su un obiettivo specifico: dalla raccolta differenziata ai problemi energetici,
dallo sviluppo dell'agricoltura biologica alla difesa del patrimonio linguistico e culturale della
Sardegna, dalla lotta alle basi militari a quella contro lo strapotere delle multinazionali del cibo e
dei medicinali, ma tutti hanno come filo conduttore:

IMPEDIRE OGNI FORMA DI INQUINAMENTO MATERIALE E MORALE
DELLA NOSTRA TERRA E DEL NOSTRO POPOLO

Tutto l'impianto della riforma costituzionale che ci viene proposta col voto referendario del
prossimo 4 dicembre tende a dare al governo una grande libertà di movimento e azione, a parere
nostro una libertà troppo estesa e svincolata, specialmente dagli enti locali più prossimi alla
cittadinanza, ovvero quelli presso i quali noi popolazione, in prima istanza, possiamo più facilmente
far sentire la nostra voce.

La libertà di azione che il governo richiede con la sua proposta di revisione costituzionale
assolutamente non lascia nessuna possibilità alle comunità locali di tutelare i propri legittimi
interessi. La nostra esperienza diretta ci dimostra che spesso si è rivelato molto pericoloso affidare
la protezione del nostro benessere esclusivamente alla correttezza degli uffici preposti a validare i
progetti proposti nei nostri territori.
Di frequente infatti l'unica tutela reale, l'unica opposizione
possibile verso certi interventi dannosi per i territori e le sue comunità (con ripercussioni ad ampio
spettro: ambientali, sanitarie e socio-economiche), è quella derivante dall'azione delle comunità e
dalla voce che riescono a far sentire: voce che appunto la revisione costituzionale vuol
tacitare, o rendere ininfluente.

Inoltre le leggi costituzionali non dovrebbero assolutamente essere di propulsione governativa,
come questa è, considerato che la Costituzione stessa pone stretti limiti alla facoltà del governo di
proporre finanche solo leggi ordinarie: al cospetto di questa considerazione, la riforma proposta
risulta un abominio, un'anormalità.

Per tutto quanto sopra esposto e per la minaccia da leggersi nella revisione costituzionale
proposta che accentra sempre più i poteri nello Stato delegittimando le Regioni a legiferare su temi
di fondamentale importanza, il Coordinamento Comitati Sardi chiede ai cittadini di far sentire la
propria voce e di VOTARE NO alla proposta di revisione costituzionale domenica 4 dicembre 2016.

a cura del Coordinamento Comitati Sardi